A dinosauro delle dimensioni di un cane, un tempo classificato in modo errato, è stato rivelato come una specie completamente nuova e verrà ora esposto in modo permanente al Museo di Storia Naturale di Londra.
Si tratta dell’Enigmacursor mollyborthwickae – che significa “corridore misterioso” – vissuto circa 150 milioni di anni fa, sfrecciando tra le zampe di giganti giurassici come lo Stegosauro in quelli che oggi sono gli Stati Uniti occidentali.
Originariamente ritenuto un nanosauro, gli scienziati hanno ora identificato l ‘Enigmacursor come una specie distinta dopo uno studio dettagliato dei suoi resti fossili. Le sue lunghe zampe avrebbero permesso a questo piccolo erbivoro di sfuggire rapidamente ai predatori, mantenendosi un passo avanti in un paesaggio dominato da dinosauri molto più grandi.
L’esemplare, rinvenuto nella Formazione Morrison, misura circa un metro di lunghezza e 64 cm di altezza, più o meno l’altezza di un cane, ma con piedi molto più grandi e una coda probabilmente più lunga del resto del corpo.
Il dinosauro è stato esposto sulla balconata della Sala della Terra del museo, diventando così la prima nuova specie di dinosauro esposta al museo dal 2014.
A differenza di molti suoi famosi vicini, Enigmacursor rappresenta il mondo spesso trascurato dei piccoli dinosauri erbivori.
La professoressa Susannah Maidment, coautrice della ricerca, afferma che questa scoperta evidenzia come molti piccoli dinosauri della Formazione Morrison siano stati storicamente trascurati a favore di specie più grandi e spettacolari. “La generosa donazione di questo raro esemplare ha avuto ripercussioni scientifiche del tutto inaspettate. Studiando la sua anatomia in dettaglio, siamo stati in grado di chiarire le relazioni evolutive di questa specie, la sua tassonomia e la diversità di un gruppo di piccoli dinosauri finora poco conosciuto”, ha dichiarato l’autrice.
La scoperta dell’Enigmacursor mollyborthwickae non solo aggiunge un nuovo capitolo alla collezione del museo, ma illumina anche la diversità del mondo antico, incoraggiando future scoperte di specie a lungo ignorate”.