Sono sicuro di non essere l’unico che perderà la strada per raggiungere il club. club – soprattutto se si trova al Barbican Centre. A parte gli scherzi, esiste un luogo migliore del parcheggio sotterraneo di un edificio brutalista per una serata? Credo di no.
Come parte di una mostra multisensoriale mostra intitolata Feel the Sound, il Londra londinese si trasformerà in un club temporaneo. Dal 22 maggio al 31 agosto, lo spazio sarà rielaborato intorno all’idea che “frequenze, suoni, modelli ritmici e vibrazioni definiscono tutto ciò che ci circonda”.
La mostra coprirà diversi spazi dell’iconico edificio brutalista: l’ingresso di Silk Street, The Curve, gli atri pubblici, la Lakeside Terrace e, naturalmente, i parcheggi sotterranei.
La mostra nasce dalla collaborazione tra Barbican Immersive e il MoN Takanawa: The Museum of Narratives di Tokyo. Dopo il debutto del suo Londra Londra, la mostra viaggerà a livello internazionale, compreso un periodo al MoN Takanawa nella stessa Takanawa Gateway City nel 2026.
La mostra presenta 11 commissioni e installazioni, di cui sei esclusive e nuove, che esplorano il modo in cui i nostri corpi e le nostre menti percepiscono i suoni e le frequenze del nostro ambiente.
Il collettivo di architettura rave Temporary Pleasure di Dublino occuperà il parcheggio 5 nell’ambito della mostra, presentando “Joyride”, una miscela di sottocultura “boy racer” e comunità musicali fai-da-te che utilizzano sistemi di auto modificati come strumenti musicali. musica.
Domestic Data Streamers occuperà il parcheggio 5 per Forever Frequencies, un’installazione di monoliti e carillon alimentati dall’intelligenza artificiale e progettati per creare memorie musicali future prima che esistano.
Il primo collettivo vocale trans+ professionale al mondo, Trans Voices, ha unito le forze con ILĀ e lo studio di arte sonora spaziale MONOM per un progetto unico all’interno della mostra. Intitolata UN/BOUND, l’installazione è descritta come “un’esplorazione corale olografica” che invita i visitatori a contribuire con le loro voci a un coro in continua evoluzione.
La mostra presenta anche contributi di artisti e collaboratori come Miyu Hosoi, Evan Ifekoya, Boiler Room, MUTEK e Murthovic e Thiruda di Elsewhere in India.
Per maggiori dettagli e per i biglietti di Feel the Sound, visitare il sito web del Barbican.